Asfaltatura e Impermeabilizzazione dei Tetti: Rischio Cancerogeno da Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)
- Pietro Ponzoni
- 1 mar
- Tempo di lettura: 4 min
Le operazioni di asfaltatura si suddividono principalmente in due fasi: la produzione del conglomerato bituminoso e la sua posa in opera, comunemente nota come asfaltatura. Sia gli addetti all'asfaltatura sia gli addetti all’impermeabilizzazione dei tetti (roofers) sono frequentemente esposti ad Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) a causa delle alte temperature richieste per l’applicazione dei materiali bituminosi.

Cos’è il Bitume?
Il bitume è un materiale ottenuto tramite distillazione del petrolio grezzo durante il processo di raffinazione e può essere trovato anche in natura sotto forma di bitumi naturali. Viene classificato in sei categorie principali in base alle sue proprietà fisiche e alle specifiche necessarie per le diverse applicazioni. La principale destinazione d'uso del bitume è la realizzazione di pavimentazioni stradali, che assorbe circa l'80% della produzione. Altri impieghi includono l’impermeabilizzazione dei tetti, sigillature e pitture. È importante notare la differenza tra "bitume" e "asfalto": mentre il bitume è il legante, l’asfalto è una miscela che comprende il bitume (tra il 4% e il 10% in peso), inerti, sabbia e filler utilizzata per la pavimentazione stradale.
Tipi di Bitume, Produzione e Usi Secondo l'IARC*
Classe | Nome Corrente | Sinonimi | Processo di Produzione | Usi Principali |
1 | Bitume Straight Run | Bitume da distillazione, Bitume stradale | Distillazione del greggio, distillazione sotto vuoto e/o precipitazione con solvente | Conglomerato caldo per usi stradali (circa 120-170°C) |
2 | Bitumi Ossidati | Bitumi soffiati, trattati con aria, roofing | Residui da vuoto, ossidazione (soffiati totali) | Impermeabilizzazioni, roofing (180-230°C) |
3 | Bitumi Flussati | Cut-back | Flussati con solventi, residui crackizzati | Applicazioni stradali |
4 | Emulsioni Bituminose | Dispersioni di bitume in acqua | Applicazioni stradali | |
5 | Bitumi Modificati | 3-15% additivi (polimeri, gomma) | Applicazioni specialistiche | |
6 | Bitumi da Cracking Termico | Distillazione ad alta temperatura | Miscelazioni dei bitumi |
Cancerogenicità degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e dei bitumi
Nel mese di ottobre 2011, sedici esperti provenienti da nove Paesi si sono riuniti presso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) per riesaminare la cancerogenicità dei bitumi e delle loro emissioni, in particolare per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). I risultati di tale revisione, suddivisi per classi di bitume, sono esposti nella tabella sottostante, che evidenzia una limitata cancerogenicità negli animali sperimentali.
Classe | Grado di Evidenza* |
Classe 1 | Non adeguata |
Classe 2 | Limitata |
Classe 3 | Limitata |
Classe 4 | Non sperimentata |
Classe 5 | Non sperimentata |
Classe 6 | Non adeguata |
La recente classificazione della IARC ha inserito le emissioni derivanti dall'applicazione del bitume nel gruppo 2B (possibile cancerogeno per l'uomo), mentre l'ACGIH lo classifica nel gruppo A4 (non classificabile come cancerogeno per l'uomo). L’apparato polmonare è da tempo identificato come uno degli organi bersaglio dell'esposizione agli IPA cancerogeni.
Esposizione agli IPA
La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP), con il Gruppo di Lavoro CIIP su Rischio Chimico e Cancerogeno, ha pubblicato un ebook* sul tema in cui si evince che gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono presenti in quantità molto basse nel bitume (<10 mg/kg), poiché i processi di distillazione rimuovono la maggior parte degli IPA. Tuttavia, durante la lavorazione e la posa in opera dei prodotti bituminosi, che avviene a temperature elevate (ad esempio, 130°-150°C per il conglomerato bituminoso standard e 200°-220°C per l’asfalto colato), si rilasciano "fumi di bitume", contenenti vapori di IPA leggeri (2-4 anelli aromatici) e materiale particolato. Un'altra fonte di esposizione agli IPA proviene dai fumi di scarico degli autoveicoli, in particolare dai motori diesel dei mezzi da cantiere.
L'IARC ha classificato le emissioni dei motori diesel come cancerogene per l’uomo (Gruppo 1) e quelle dei motori a benzina come possibili cancerogene (Gruppo 2B). L’esposizione professionale agli IPA avviene principalmente per inalazione e contatto cutaneo, con studi che si concentrano maggiormente sull'esposizione inalatoria.
Classificazione e Valutazione del Rischio da IPA
Poiché non è possibile ottenere una caratterizzazione chimica uniforme dei bitumi per quanto riguarda il contenuto di IPA, è fondamentale effettuare una valutazione quantitativa dell’esposizione utilizzando misurazioni ambientali e biologiche.
Monitoraggio Ambientale dell'Esposizione agli IPA
Gli IPA nell'aria si trovano sia sotto forma di vapore che adsorbiti sul particolato aerodisperso. I metodi di campionamento utilizzano dispositivi a doppio corpo per separare la parte particolata dai composti in vapore. Il campionamento avviene durante l'intero turno di lavoro, raccogliendo tra 200 e 1000 L di aria. Per il monitoraggio cutaneo, si utilizzano pad in polipropilene applicati sulla pelle o sugli indumenti, oppure tecniche di rimozione tramite wipe-test.
Monitoraggio Biologico
Il monitoraggio biologico è il metodo più efficace per valutare l’esposizione agli IPA, misurando i metaboliti urinari come il 1-idrossipirene (1-OHP), che è l'indicatore biologico più comune per monitorare questa esposizione.
In seguito si provvede a confrontare le rilevazioni di tali campionamenti con i valori di riferimento della popolazione generale al fine di valutare l'esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni.-.
Proposta di Piano di Sorveglianza Sanitaria (SIML)
La Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML)* propone un protocollo di sorveglianza sanitaria che include accertamenti strumentali e di laboratorio, con controlli periodici ogni 12 mesi e test urinari per il 1-OHP ogni 6 mesi. Inoltre, è raccomandata una diagnostica per immagini del torace ogni 12 mesi, da effettuarsi a discrezione del Medico Competente.
Conclusioni: Protezione e Prevenzione
L'esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) rappresenta un rischio significativo per la salute degli operatori nel settore dell'asfaltatura e dell'impermeabilizzazione dei tetti. Per proteggere i lavoratori, è essenziale adottare misure di protezione come l'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) e migliorare la ventilazione nei cantieri. Il monitoraggio ambientale e biologico, insieme a una sorveglianza sanitaria periodica, sono fondamentali per rilevare tempestivamente l'esposizione e prevenire danni alla salute. Inoltre, la formazione continua e l'adozione di buone pratiche di sicurezza sono cruciali per ridurre i rischi professionali.
* Fonti:
EBook Rischio Chimico e Cancerogeno - Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione, 2020
LG per la sorveglianza sanitaria degli esposti ad agenti cancerogeni e mutageni in ambiente di lavoro - Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale, 2013
Beatrice Lauby-Secretan, et al., International Agency for Research on Cancer, Lione, Francia, Lancet Oncology, Vol. 12, Dicembre 2011.
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